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Amanita phalloides |
Con questo fungo non si scherza!!! È, insieme alle sorelle Amanita verna e Amanita virosa, la responsabile del più alto numero di casi di avvelenamenti con esito MORTALE. Trenta o quaranta grammi sono potenzialmente sufficienti a causare la morte di un uomo.
Sarà anche questa caratteristica a renderlo così attraente, oltre alla sua eleganza e bellezza?
Molto diffusa nel periodo autunnale in vari tipi di boschi con presenza di latifoglie, questa specie, come del resto tutte quelle del genere Amanita, ha portamento elegante.
È un fungo eterogeneo, ovvero il cappello è facilmente separabile dal gambo.
Pur presentandosi sempre con tonalità verde/ambrato fino al brunastro dell’apice, la variabilità di colorazione del cappello nella stessa specie può essere notevole. Attenzione: a complicarci ulteriormente la vita è presente una A. phalloides varietà alba completamente bianca, ma con le stesse caratteriste morfologiche delle altre.
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Fibrille e variabilità di colore |

L’imenio è bianco, a lamelle fitte; le spore in massa sono bianche.
Nei giovani la carne non ha quasi odore (secondo il mio olfatto sa leggermente di miele), ma in breve emana componenti ammoniacali tipici della putrefazione.
Come detto all’inizio, con questo fungo non si scherza: deve essere conosciuto alla perfezione in ogni sua parte! I micologi o i semplici appassionati non devono mai avere il minimo dubbio a riconoscerlo, anche quando hanno tra le mani un solo frammento.
Stefano Balestreri
Balestreri, S. (2011. Settembre).Amanita phalloides. Estratto da AppuntidiMicologia ©
http://appuntidimicologia.blogspot.com/2011/09/amanita-phalloides.html
Oggi sono andato nel bosco in Valtellina. Ho ripensato alla falloide, all'orellano, alle piccole lepiota e a tutte quelle decine di funghi che per dimensione, forma o colore, attirano la nostra attenzione. Anche se nel libro c'è scritto che è commestibile, ma con quanta incoscenza ci si affida al nostro unico giudizio senza riflettere che di specie confondibili tra loro ce ne sono tantissime? E' forse come la roulette russa o correre a fortissima velocità in auto, non è coraggio ma pazzia nella speranza di farla franca.
RispondiEliminaPiù imparo, più conosco e più mi rendo conto di quanti rischi si possono correre.
Cordialmente, Luigi
*Luigi:
RispondiEliminaSpero nel libro che usi non siano dati commestibili i funghi che hai citato :-)))
Concordo pienamente con te, è pura follia affidarsi alla superficialità e alla mancanza di approfondimenti. Nei prossimi giorni pubblicherò un post che farà meditare su quel che succede ogni anno, non per colpa dei funghi ma per l'ignoranza.
Ciao.
stefano Balestreri