Ustilago maydis in habitat © L. Ponzoni |
Erano anni che non ne
vedevo. Credo che l’ultima volta sia successo quando ero ancora bambino, in
vacanza dai nonni nella Bassa, dove i campi di granturco si perdono a vista
d’occhio e i funghi erano lontani mille miglia dai miei pensieri.
Lì, camminando lungo le
cavedagne ai bordi dei campi di mais o giocando spensierati nel bel mezzo della
coltivazione, ogni tanto ne incontravi qualcuno e, se per caso ci “sfregavi”
contro, la maglietta si sporcava come quella di uno spazzacamino!
Ustilago
maydis è un basidiomicete parassita, appartenente alla Classe
degli Ustomycetes.
Si forma sulle pannocchie e vi cresce fino a “divorarle”. È comunemente conosciuto dai coltivatori come “carbone”, poiché a maturazione è una massa bruna che rilascia della “fuliggine” nera.
Questi ammassi fuligginosi altro
non sono che spore in gran quantità, contenute in involucri inizialmente
grigiastri, poi bruno violacei.
A maturazione le spore si liberano e si propagano su altre pannocchie. Ciò può compromettere in parte il raccolto.
Si forma sulle pannocchie e vi cresce fino a “divorarle”. È comunemente conosciuto dai coltivatori come “carbone”, poiché a maturazione è una massa bruna che rilascia della “fuliggine” nera.
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Ammasso di U. maydis. Particolare. © S. Balestreri |
A maturazione le spore si liberano e si propagano su altre pannocchie. Ciò può compromettere in parte il raccolto.
Se nel Vecchio Continente questo
fungo può rappresentare un problema, nel Nuovo Mondo potrebbe non esserlo mai
stato! Infatti gli Aztechi e i Maya lo conoscevano molto bene e sicuramente l’Ustilago ci è stato “regalato” insieme
al mays arrivato dalle Americhe.
Utilizzato già dalle civiltà
precolombiane, oggi lo huitlacoche
(nome azteco del fungo) è una vera e propria squisitezza della cucina messicana.
Viene consumato di solito nelle quesadilla,
delle tortillas caserecce ripiegate, ma anche in piatti più elaborati, come
crêpes, zuppe e salse.
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Squisitezze... messicane |
Il maydis è un fungo
veramente interessante ed unico per le sue caratteristiche e può essere considerato
una maledizione o una benedizione. Dipende solo dal luogo in cui cresce!
Stefano Balestreri
Cita
questa pagina:
Balestreri,
S. (2013. Settembre).Ustilago maydis. Estratto da AppuntidiMicologia ©
http://www.appuntidimicologia.com/2013/09/ustilago-maydis.html
Nel Genere Ustilago si annoverano anche altre specie come U. tritici ( parassita del frumento), U. nuda, U. nigra e poche altre. In alcune nazioni l' U.maydis, viene mangiato con soddisfazione, anche crudo, dagli estimatori che ne apprezzano il sapore delicato e dolciastro. La raccomandazione però è quella di consumarlo ancora fresco e bianco. Infatti, quando questo fungo matura fino a divenire un ammasso informe di polvere sporale nera, la possibile ingestione o respirazione accidentale - o intenzionale che sia - di tale polvere, può produrre sintomi di intossicazione ("ergotismo") abbastanza simili a quelli provocati dalla Segale cornuta, o Claviceps purpurea, e quindi abbastanza seri.
RispondiEliminaNon pare quindi che valga la pena di consumare questo strano fungo, da noi fra l'altro temuto dagli agricoltori per i vistosi danni che può arrecare alle piantagioni di mais anche a causa della rapidità con la quale può diffondersi,
Cordiali saluti,
V. Gualandi
Renzo, grazie!
EliminaI tuoi appunti apportano ulteriori notizie interessanti che completano i post.
ciao
stefano
Di saggezza non ci si intossica......! ! !
RispondiEliminaUn grazie al sig. V. Gualandi anche da parte mia.
Dante Rocconi
Egregi Signori
RispondiEliminaSono stato in Messico e l'Ustilago viene venduta nei supermercati e consumata normalmente, esiste anche una produzione confezionata in lattine come il tonno, tutto questo da innumerevoli anni
ciao Antonio
...e l'hai assaggiato?
EliminaSe sì fammi sapere il sapore. :-)
ciao
stefano