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Amanita ovoidea © Emilio Pini |
Ho sempre cercato di
pubblicare post su funghi la cui crescita coincide col periodo stagionale.
Mi sono reso conto, però,
che la stagione invernale soffrirebbe di argomenti... freschi.
È vero, in inverno si
possono tranquillamente descrivere i funghi lignicoli, basta una breve
scarpinata nel bosco per trovare materiale interessante e le immagini
necessarie… Per di più avrei a disposizione anche un’arma vincente, un supporto
di qualità: l’amico Lucio Brivio, esperto di Aphyllophorales.
Nonostante questo, ho deciso
di rompere un po’ gli schemi di AppuntidiMicologia
pubblicando pure schede su funghi tipicamente fuori stagione.
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Particolare delle fioccosità © E. Pini |
Amanita
ovoidea è un micete interessantissimo, che ci stupisce tutte le
volte che viene ritrovato.
È veramente bello, di stazza
importante rispetto agli altri componenti del Genere. Il suo cappello può
arrivare a misurare oltre 30 cm di diametro, l’altezza del gambo fino a 15 cm e il diametro alla base 5 cm . Il rapporto tra queste
misure gli dona l’aspetto di un fungo “grasso e tarchiato”, se messo a confronto
con alcune top model del Genere: A.phalloides, A. virosa, A. crocea…
Questa Amanita bianca, ha la
caratteristica evidente di essere completamente ricoperta da fioccosità di
consistenza simile alla panna montata. Infatti tali decorazioni cremose sono
presenti un po’ dappertutto, evidentissime sull’orlo del cappello e fin sul
filo delle lamelle. Anche il gambo è ricoperto da fioccosità che tendono quasi
a celare un anello fragile e fugace.
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Fasi di crescita © L. Brivio |
La base radicante è avvolta da una volva
sacciforme, larga e di color avorio-crema negli esemplari maturi. L’imenio è
composto da lamelle bianche, fitte, libere al gambo. Negli esemplari maturi si
può notare un leggero riflesso rosato negli spazi intralamellari.
La carne al
taglio è soda, compatta e stabilmente bianca. L’odore è molto variabile, dovuto alle diverse fasi
di maturazione del fungo.
Anni fa ho avuto la fortuna di avere sotto gli occhi,
e per qualche giorno, un ovulo di quest’Amanita per cui ho potuto seguirne le
fasi di apertura e percepire i vari odori durante la crescita. L’effluvio che
più mi ha colpito è stato quello leggero di gamberetti o di acqua salmastra.
L’Amanita ovoidea è un basidiomicete termofilo che predilige terreni
calcarei esposti a sud, presente sotto quercia, ma anche pino, nella macchia
mediterranea e nei boschi litoranei; qualche volta si spinge pure qui al nord,
sui versanti collinari e soleggiati. È un fungo tipicamente autunnale, ma
ultimamente viene segnalato già nella tarda primavera in diverse zone della penisola.
Relativamente alla possibilità
di consumarlo, secondo quanto riportato in letteratura, è dato come fungo
commestibile. In alcune zone dell’Italia risulta normalmente mangiato.
Personalmente ne sconsiglio
il consumo, visto l’odore non proprio piacevole della carne.
Anche i
consumatori abituali di questa specie devono prestare particolare attenzione ad
un sosia veramente infido: Amanita proxima, simile a prima vista,
tranne per il colore ocraceo della volva e l’anello persistente.
Di Amanita proxima e delle conseguenze per chi
la consuma scriverò prossimamente.
Stefano Balestreri
Cita questa pagina:
Balestreri, S. (2015. Febbraio).Amanita ovoides. Estratto da AppuntidiMicologia ©
http://www.appuntidimicologia.com/2015/02/amanita-ovoidea.html
Fungo stupendo, con le sue imponenti dimensioni e colore, non passerebbe di certo inosservato!
RispondiEliminaLe bellissime foto di Emilio Pini e del Lucio Brivio ne danno adeguato risalto!
Complimenti.
Grazie.
EliminaDevo dire che trovo sempre molta disponibilità da parte dei tanti amici e conoscenti quando chiedo in "prestito" le loro immagini. E' sempre una bella soddisfazione per me e spero lo sia anche per loro!
Ciao
stefano
Grazie Stefano, e grazie ai tuoi collaboratori Emilio e Lucio. Ho provveduto subito a condividere questa pagina sul gruppo FB (Cimballo).
RispondiEliminaGrazie anche per i collaboratori!!!
EliminaCiao
stefano