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Hygrophorus marzuolus in faggeta |
Ho trovato
un interessante articolo sul sito spagnolo www.cestaysetas.com
che cerca di svelare ai raccoglitori i segreti per una fruttuosa raccolta dell’Hygrophorus marzuolus in questa stagione.
Tradotto e
riadattato, lo pubblico volentieri per i lettori di AppuntidiMicologia, ma
anche per me stesso, cercando di far tesoro di quanto descritto per future
proficue raccolte a scopo… di studio.
“Si cela un mistero dietro l’Hygrophorus marzuolus,
che sembra disponibile solo per pochi eletti e che pretende, soprattutto per
essere scovato, una grande conoscenza da parte dei cercatori, anche perché è
forse uno dei funghi più difficili da trovare. Cercheremo quindi di svelare
alcuni misteri e trucchi che vi faranno aprire gli occhi per poter aver successo in questa stagione. Speriamo!
Quando spunta il marzuolo?
In molti casi è associato alla neve. Lo troviamo ritratto in molte immagini (sul web ma anche sui libri) in gruppi ed esemplari nelle vicinanze della neve. Non è esattamente così: in realtà il Marzuolo gradisce lo scongelamento. Infatti il micelio si attiva dopo circa 10 giorni di temperature positive per tutta la giornata. Però una nevicata primaverile può nasconderli sotto il suo manto, una volta apparsi.
La comparsa in questa stagione, a differenza dei marzuoli autunnali, avviene prima alle basse quote per poi salire con l’avanzare della primavera. In autunno naturalmente è l'opposto (la crescita autunnale non è sempre presente o è meno abbondante).
Quando spunta il marzuolo?
In molti casi è associato alla neve. Lo troviamo ritratto in molte immagini (sul web ma anche sui libri) in gruppi ed esemplari nelle vicinanze della neve. Non è esattamente così: in realtà il Marzuolo gradisce lo scongelamento. Infatti il micelio si attiva dopo circa 10 giorni di temperature positive per tutta la giornata. Però una nevicata primaverile può nasconderli sotto il suo manto, una volta apparsi.
La comparsa in questa stagione, a differenza dei marzuoli autunnali, avviene prima alle basse quote per poi salire con l’avanzare della primavera. In autunno naturalmente è l'opposto (la crescita autunnale non è sempre presente o è meno abbondante).
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Hygrophorus marzuolus in boscho di aghifoglia |
Nell’articolo
degli amici iberici vengono segnalati periodi ed aree geografiche di comparsa
dell’H. marzuolus in Spagna.
Con le
dovute cautele e trasposizioni logiche cercherò di riportare ciò che dovrebbe
succedere qui in Italia, approfittando anche di diverse segnalazioni di amici.
Le prime
apparizioni avvengono solitamente lungo la dorsale appenninica, naturalmente
alle quote più basse già a fine febbraio per poi salire gradatamente. Da marzo
in avanti, partendo sempre dal basso, si presentano al nord, sulle Alpi, per
continuare fino a maggio. Non mi spingo oltre nelle considerazioni e nei
consigli, è buona regola in questi casi fare diverse valutazioni che comunque
non sempre ci porteranno copiose raccolte. Ho avuto conferma da un amico del
ritrovamento di marzuoli nel periodo natalizio in Valseriana, località dove
solitamente questi funghi “escono” ad aprile su determinati versanti!
Facciamo
comunque tesoro di quanto riportato di seguito: queste informazioni, condite
con la nostra esperienza e l’infallibile fiuto, chiuderanno il cerchio!
Quali sono i segreti per cercarlo?
Raccontiamo, generalizzando, alcuni trucchi per trovarlo.
Le quote di crescita vanno dal basso all’alto, cioè inizialmente si trovano a livelli inferiori.
Predilige terreni acidi, dove solitamente troviamo Boletus edulis e Cantharellus, in boschi misti di faggio e aghifoglia
Di solito non compie molti sforzi per farsi trovare, spesso lo vediamo solo per il cappello nerastro quasi interrato.
In boschi di latifoglia si associa bene al Leccio, Cerro, Quercia, Castagno ed arbusti come l’uva ursina.
Preferisce pendii ripidi e liberi da sottobosco, tra aghifoglie e distese di faggio.
Un buon trucco è quello di guardare le aree in cui appare Boletus pinophilus, perché condivide lo stesso habitat e lo stesso pH del terreno, mentre è diverso il periodo di crescita.
Di solito appare in gruppi: se si trova un esemplare… guardiamoci bene attorno. Non dimentichiamo che sono ben mimetizzati.
Gli animali sono i primi che lo trovano: se vedete tracce e resti dei funghi rosicchiati, siete nel posto giusto.
Per apparire necessita di temperature costanti tra 0º e 15º per 10 giorni.
Soffrono molto le giornate calde, che ne bloccano le “ fioriture”.
Naturalmente, visto il periodo di crescita primaverile, il sito www.cestaysetas.com dispensa anche consigli sulla sicurezza personale durante la raccolta. Val la pena di ribadirli: in questo caso la ridondanza, pur con qualche eccesso, non fa male.
Di solito non compie molti sforzi per farsi trovare, spesso lo vediamo solo per il cappello nerastro quasi interrato.
In boschi di latifoglia si associa bene al Leccio, Cerro, Quercia, Castagno ed arbusti come l’uva ursina.
Preferisce pendii ripidi e liberi da sottobosco, tra aghifoglie e distese di faggio.
Un buon trucco è quello di guardare le aree in cui appare Boletus pinophilus, perché condivide lo stesso habitat e lo stesso pH del terreno, mentre è diverso il periodo di crescita.
Di solito appare in gruppi: se si trova un esemplare… guardiamoci bene attorno. Non dimentichiamo che sono ben mimetizzati.
Gli animali sono i primi che lo trovano: se vedete tracce e resti dei funghi rosicchiati, siete nel posto giusto.
Per apparire necessita di temperature costanti tra 0º e 15º per 10 giorni.
Soffrono molto le giornate calde, che ne bloccano le “ fioriture”.
Naturalmente, visto il periodo di crescita primaverile, il sito www.cestaysetas.com dispensa anche consigli sulla sicurezza personale durante la raccolta. Val la pena di ribadirli: in questo caso la ridondanza, pur con qualche eccesso, non fa male.
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Hygrophorus marzuolus |
Quindi:
attenzione, perché in questo periodo per andare per marzuoli il tempo può
essere molto avverso: basse temperature, freddo, neve o ghiaccio sui sentieri. Cerchiamo
di essere ben equipaggiati.
Portiamo uno zaino al posto del cesto per lasciare libere le mani ed indossiamo i guanti: è il modo migliore per mantenerle calde.
Portiamo un poncho impermeabile per non essere sorpresi dai capricci improvvisi delle pioggerelle primaverili.
Usiamo le ghette a protezione di pantaloni e scarponi …e delle nostre gambe.
Usiamo il bastone per salire e scendere dai pendii: ci può essere ancora neve!
Usiamo il GPS: in queste giornate ancora fredde un’improvvisa nebbia ci può far perdere l’orientamento.
Portiamo uno zaino al posto del cesto per lasciare libere le mani ed indossiamo i guanti: è il modo migliore per mantenerle calde.
Portiamo un poncho impermeabile per non essere sorpresi dai capricci improvvisi delle pioggerelle primaverili.
Usiamo le ghette a protezione di pantaloni e scarponi …e delle nostre gambe.
Usiamo il bastone per salire e scendere dai pendii: ci può essere ancora neve!
Usiamo il GPS: in queste giornate ancora fredde un’improvvisa nebbia ci può far perdere l’orientamento.
Indossiamo sempre qualcosa che ci permetta di essere visti,
portiamoci un fischietto nel caso ci dovessimo perdere: sono utilissimi per
richiamare l’attenzione.
Nello zaino portiamo un kit di pronto soccorso per
ogni evenienza.
Ora sappiamo sicuramente di più del marzuolo, ma se qualche lettore avesse informazioni da aggiungere ne possiamo parlare qui!
Ora sappiamo sicuramente di più del marzuolo, ma se qualche lettore avesse informazioni da aggiungere ne possiamo parlare qui!
Si ringraziano gli amici del sito: www.cestaysetas.com per l'autorizzazione all'uso del testo e delle immagini
Stefano Balestreri
Cita questa pagina:
Balestreri, S. (2015 Marzo).Il segreto del Marzuolo Estratto da AppuntidiMicologia ©
http://www.appuntidimicologia.com/2015/03/il-segreto-del-marzuolo.html
Molto interessante! Grazie!
RispondiEliminaGrazie Danilo,
EliminaMa dalle tue parti li trovi?
Ciao
Stefano
Complimenti per questo bellissimo sito. Scusate ma il commento del 10 settembre è arrivato anche sul mio blog e in più post. Ho solo capito che è in lingua vietnamita. Pubblicità, poesia, virus? Per caso avete capito cosa sia?
RispondiEliminaGrazie. Anna Bellini (blog ernia del disco e sciatalgia).
Sicuramente SPAM!
EliminaGrazie, ho provveduto a segnalare il tutto. Se è capitato anche a te entra nei commenti e segnala come spam.
Ciao
Stefano
Complimento per questo bellissimo post!
RispondiEliminaComplimento!!
RispondiElimina