Condivido su AppuntidiMicologia una
interessante e rarissimo ritrovamento del marzo 2015 ad opera dell’amico Angelo Miceli.
Un
fungo rarissimo ritrovato sui Peloritani
L’andar per funghi anche nel
periodo invernale o nelle stagioni meno propizie alla raccolta, può essere,
oltre che una sana e salutare passeggiata a contatto con la natura, anche fonte
di piacevoli sorprese, specie per quanti, come noi, sono soliti recarsi nei
boschi non per soddisfare desideri di natura gastronomica, ma per dedicarsi
alla ricerca di macromiceti interessanti dal punto di vista micologico ed al
fine di approfondire le proprie conoscenze nella determinazione delle varie
specie fungine.
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Amanita ponderosa © F. Mondello |
E’ stata una mattinata ricca
di “incontri”: dopo aver ritrovato diversi esemplari fungini come Amanita junquillea var. vernalis, Helvella
lacunosa, Cantharellus cibarius, Lactarius deliciosus ed alcuni esemplari
del Genere Collybia, sul finire della
mattinata, stanchi ma soddisfatti dei ritrovamenti effettuati, sulla strada del
ritorno, proprio lì, quasi in mezzo al sentiero, su una strada in terra battuta,
percorribile anche da mezzi motorizzati, un piccolo anfratto con una
piccolissima sporgenza tra le crepe del terreno duro ed asciutto, attira la
nostra attenzione. Con molta delicatezza, per non danneggiare il “nostro
ritrovamento”, creiamo un po’ di spazio attorno all’esemplare e documentiamo,
fotograficamente, lo stesso ed i luoghi circostanti. Con il cuore in gola per
l’emozione, anche se non completamente certi, avanziamo una certa ipotesi e rimaniamo
in attesa di conferma, liberiamo l’esemplare che si presenta quasi
completamente avvolto, tranne una piccolissima porzione del cappello, in un
velo generale consistente, membranoso, bianco. E’ necessario effettuare una
sezione del fungo per accertarsi della presenza di gambo e lamelle ed esaminarne
le caratteristiche salienti utili alla sua determinazione. Quanto emerso non
lascia dubbi (anche se, successivamente, in laboratorio, si procede ad un esame
microscopico per averne una conferma assoluta): Amanita ponderosa Malençon & R. Heim un fungo rarissimo sul
territorio nazionale del quale, alla data attuale, si conoscono sporadici
luoghi di ritrovamento. E’ opportuno precisare che il ritrovamento e la
determinazione di altri esemplari della specie in questione sono stati segnali
nel 2005 dal micologo messinese Franco Mondello e che confermano la presenza di
questa rarissima specie.
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A. ponderosa - Crescita semiipogea © F. Mondello |
Amanita ponderosa: carpoforo semiipogeo la cui crescita avviene, generalmente, nel
periodo marzo-aprile. E’ solito fruttificare in terreni aridi e duri, anche al
centro o ai bordi di strade in terra battuta. Predilige habitat mediterraneo
con presenza di querce e cisto (Cystus
salvifolius) con cui potrebbe essere simbionte. Nella zona del ritrovamento oltre a querce e cisto sono presenti pino domestico (Pinus pinea). Solitamente rimane semi
coperto tra gli anfratti del terreno dal quale difficilmente emerge in maniera
totale.
La sua presenza viene segnalata dalle crepe che il terreno forma a
seguito della sua spinta in fase di crescita.
Ha cappello emisferico, poi
convesso, con bordo liscio ricoperto, da giovane, da residui fioccosi. Cuticola
liscia, asciutta, di colore inizialmente bianco che tende, con la sua crescita,
a divenire ocra, poi rosa-rossastro ed infine rosso mattone. E’ munito di
anello presto fugace ed a volte ridotto a residui fioccosi sul gambo e di volva
membranosa, ampia e alta, inguainante, inizialmente bianca poi ocra ed infine
bruno-rossastra. Molto diffuso nelle regioni Iberiche ove è considerato un buon
commestibile. E’ conosciuto anche come “falsa patata” per il suo particolare
sapore che riconduce, appunto, al sapore delle patate.
Luogo di ritrovamento:
Monti Peloritani – Bosco della Candelara (Messina) mt. 300 circa s.l.m. – 4 marzo
2015. Vegetazione: Querce (Quercus pubescens
e Quercus ilex); Cisto (Cistus salvifolius); Pino domestico (Pinus pinea). Terreno asciutto,
arido, duro. Ritrovato al margine di un sentiero in terra battuta percorribile
anche da mezzi meccanici. Altri ritrovamenti, sempre sporadici, oltre a quelli
indicati, sono stati segnalati in Sardegna.
Angelo Miceli
Cita questa pagina:
Miceli A.. (2016 Marzo) Amanita ponderosa. Estratto da AppuntidiMicologia ©
Che bellezza!!! Nuovi funghi... ma quanto dobbiamo studiare e soprattutto girovagare nella speranza di imbatterci in qualche rarità? Grazie a te Stefano e a Angelo Miceli.
RispondiEliminaGrazie, Stefano,
RispondiEliminaper avere considerato la mia “Riflessione Micologica” (mi piace chiamarla in tal senso perché frutto di esperienze personali di natura dilettantistica) in sintonia con gli argomenti trattati sul tuo interessantissimo blog e di avere trovato, pertanto, lo spazio necessario alla sua pubblicazione. Ciò mi dà la possibilità di condividere, con i numerosissimi visitatori del sito, la mia esperienza nel ritrovamento di questa rarissima specie, effettuato, ritengo doveroso precisarlo, in compagnia del “mio maestro” ed amico Franco Mondello – micologo - il quale, ormai da anni, mi segue nel complesso percorso di apprendimento nel difficile campo della micologia.
Intendo complimentarmi, ancora una volta, per i contenuti di notevole importanza e valenza scientifica che sei solito trattare con alta competenza e professionalità.
Un saluto “fungoso” per tutti ed un grazie anche ad Oretta
Caro, Angelo, il mio grazie sentito va a te insieme al meritatissimo abbraccio fungoso! La tua esperienza ci ha arricchito tutti... ma mi corre l'obbligo di fare una piccola sviolinata al nostro Grande Capo, Pensatore Cortese, Grande Amico nonché Direttore Fungoso! Egli con questa Rivista (è una rivista non un semplice blog...)ha messo insieme un gruppo di persone che hanno gli stessi interessi e che si divertono proprio nello scambio di passioni e conoscenze. Ogni volta che il gruppo acquisisce nuovi amici e nuove voci tutti ne beneficiamo. Per questo sono felice di aver conosciuto (grazie FB!!!) un anno fa tal Stefano da Desio e la sua Banda!!!e visto che sono in vena di abbracci eccone altri per Dante, Luciano e Lucio! Buona serata, Ragazzi!
EliminaSviolinata?...questa è un quartetto d'archi!
EliminaUn bacio!
Ciao
Stefano
L'Oretta Muzzi mi tira in ballo con la "Banda di Desio"...!
EliminaIo trovo il tempo solo ora per commentare, visto che anche oggi sono uscito ad Aphyllophorales col mio amico Lucio per recuperare alcune rarità da me intravviste al Parco di Monza domenica 6 marzo.
Ora bisogna lavorare di microscopia per le dovute certezze...!
Questo è un dovere micologico.
L'unica cosa di cui sono certo è l'affetto "fungoso" dell'Oretta e dei suoi abbracci sinceri...!
Comunicherò l'informativa al Lucio che è notoriamente ostico a Facebook e così indirettamente ne sarà informato.
Ciao, Dante
Oretta, grazie. Per le rarità spesso non dobbiamo dare nulla per scontato!
RispondiEliminaAngelo: Che dire, tu mi ringrazi?
Sono le esperienze come quella che ci hai raccontato che fanno appassionare alla Micologia. Ci vuole sensibilità ed attenzione e tanto amore per la Natura.
Grazie!
Stefano.
* ps: Mi rendo conto che l'aggettivo "fungoso" sta entrando nel comune lessico micologico...
Per cui, ...un abbraccio fungoso anche a Voi!
Io sono una povera pensionata... quindi ogni volta che usate fungoso... o lo fate validare dalla Crusca o mi fate un bonifico di 1 euro!!!
EliminaSe vuoi ti mando un chilo di crusca....
EliminaCiao :-) :-)
stefano
Bella specie. La ho avuta in mano, ma purtroppo non Ligure.
RispondiEliminaCon queste piogge ora, chissà che...
Grazie per la calorosa e "fungosa" (ormai il termine è diventato, ad ogni effetto, di uso corrente nell'ambiente micologico... anche se l'Accademia della Crusca ancora non lo conosce) accoglienza che mi fa sentire parte attiva del gruppo. Mi adopererò per proporre, nella speranza che siano bene accettate, altre mie "Riflessioni Micologiche".
RispondiEliminaBuona fungosa serata
PS. sono in debito con Oretta di ben 3 euro.... mandami il codice IBAN ed effettuerò un bonifico a saldo di quanto dovuto per riconosciuti diritti d'autore.
RispondiEliminaGrazie, poi provvedo.
RispondiEliminaOretta